L’Uzbekistan della Via della Seta: un viaggio o un sogno?

Adesso parliamo di una strada leggendaria, che dall’antichità ha visto passare mercanti e genti delle civiltà più diverse, contribuendo al diffondersi di storie e miti che ancora oggi ci fanno sognare ad occhi aperti: la Via della Seta.

In realtà, più che una strada era un insieme di percorsi terrestri, fluviali e marittimi lungo i quali, fin dall’antichità, si svolgevano gli scambi commerciali tra la Cina, la parte centrale dell’Asia e tutto il bacino del Mediterraneo.
È anche grazie a queste reti che le più grandi civiltà antiche sono potute fiorire e prosperare anche dal punto di vista culturale, gettando le basi per la nascita del mondo moderno.

I rami terrestri della Via della Seta si snodavano principalmente verso due direttrici. Quella più a sud, dalla Cina scendeva verso la penisola indiana, da dove proseguiva con le rotte navali che facevano arrivare le merci in Occidente dal Golfo Persico, tramite i territori attualmente conosciuti come Iran e Iraq (ovvero Persia e Mesopotamia).

La direttrice più settentrionale, invece, dalla Cina arrivava fino in Tibet e si divideva in tre rami. Uno di questi attraversa territori che qui in Move Travel conosciamo e amiamo, e che sono l’oggetto di uno dei viaggi più belli che organizziamo.

Uzbekistan: l’antica Via della Seta

Samarcanda, Bukhara, Tashkent… Se questi nomi risvegliano il viaggiatore che è in te, continua a leggere, non te ne pentirai!

Quest’autunno, regalati un’esperienza che sarà impossibile dimenticare: si parte il 19 ottobre da Malpensa (save the date!) alla volta dell’Uzbekistan: un territorio d’incontro tra Oriente e Occidente, che nei secoli ha visto passare davvero la storia dell’umanità.

Partiremo in autobus per arrivare in aeroporto, da dove un volo diretto ci porterà a Urgench. Arriveremo prima dell’alba e avremo tempo per riposare un po’ prima di andare alla scoperta di Khiva, una delle città più antiche lungo la Via della Seta: le prime tracce di insediamenti risalgono addirittura all’ottavo secolo!

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L’antica città murata è un Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1991: visiteremo il complesso di Ichan Qala, la Madrassa di Amin Khan e la Moschea Juma, oltre agli altri monumenti che rendono incredibile questa antica città. Parliamo del Mausoleo Pakhlavan Mahmud, della Madrassa Islam Kohja e del palazzo Tosh-Howvli, che ti catturerà con le sue sfarzose decorazioni in pietra, legno e ceramica.

Da Khiva, dopo una buona nottata di riposo, proseguiremo per Bukhara. Utilizzeremo l’aereo, perché qui le distanze non sono brevi… Pensare a tutte le carovane di mercanti che le hanno percorse via terra fa decisamente impressione!
Bukhara ha visto succedersi civiltà e religioni che hanno lasciato ognuna tracce importanti; esse hanno reso la città un complesso e affascinante mosaico urbanistico e architettonico. Passeggeremo nel centro storico e visiteremo il complesso Poi-Kalyan con il suo bellissimo minareto, intatto da 880 anni, il bazar coperto, il Magok I –Atori, un ex monastero buddista divenuto moschea.
Da qui, scopriremo il cuore di Bukhara: il complesso Lyabi-Hauz, che gravita attorno ad una grande piscina, la Madrassa Mir-i-Arab, le Madrasse di Ulughbek e di Abdul Aziz Khan.

Visiteremo anche l’antica città reale, la fortezza di Ark, il mausoleo di Ismail Samani del 905 e il Chashma Ayub. Quest’ultimo è un luogo sacro: secondo la tradizione, è qui che Giobbe ha fatto scaturire una sorgente miracolosa. Ancora oggi, molti pellegrini sostano per bere l’acqua, che si ritiene abbia poteri curativi.

Sosteremo anche ai Quattro Minareti (Chor Minor): questo complesso è stato costruito come una copia del Taj Mahal ed è uno dei luoghi più rappresentativi di Bukhara.
A Bukhara potremo scoprire anche uno scorcio di vita del luogo, poiché faremo anche un pranzo tipico da una famiglia uzbeka.

La tappa successiva del nostro itinerario è Shakrisabz: qui nacque Tamerlano, il grande condottiero che, alla testa di un esercito formato da cavalieri nomadi provenienti da ogni parte dell’Asia, costruì un impero che si estendeva dalla Turchia all’India.
Dopo aver visitato Ak Sarai (la residenza estiva di Tamerlano), le moschee di Kok Gumbaz e del Venerdi, la Casa della Meditazione Dorut Tilyavat, ci metteremo in viaggio attraverso il paesaggio uzbeko alla volta di Samarcanda.

Samarcanda, una città leggendaria

La maggior parte delle persone conosce il nome di Samarcanda grazie a una famosa canzone, ma è proprio grazie alla bellezza di questo luogo che la canzone è stata composta.

Visiteremo il mausoleo di Gur Emir, che ospita la tomba di Tamerlano, vedremo le madrasse azzurre di Piazza Registan, la Moschea di Bibi Khanum e il mercato Siab, che da solo potrebbe rendere indimenticabile un viaggio. Ci sarà il tempo anche di andare alla necropoli degli Shakhi Zinda prima di far ritorno in hotel.
Durante il secondo giorno a Samarcanda, vedremo per prima cosa l’astrolabio alto oltre trenta metri custodito nell’Osservatorio di Ulugbek; successivamente visiteremo il mausoleo di San Daniele, che custodisce parte delle ceneri del Santo (fatte portare fin lì da Tamerlano) e il museo Afrasiab, che custodisce circa 22000 reperti storici.

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Dopo queste ultime visite, raggiungeremo Tashkent in treno e ci sistemeremo in hotel.
Siamo arrivati al 26 ottobre, ultimo giorno del nostro viaggio: abbiamo il tempo di visitare la città vecchia, con le antiche moschee e il bazar, e la città nuova, che ruota attorno alla Piazza dell’Indipendenza e il Teatro Navoi.
È ormai tempo di andare all’aeroporto… Rientreremo in Italia col volo delle 16 per Malpensa, portando negli occhi e nel cuore i colori e la luce di luoghi che fanno sognare anche solo con le immagini che evocano.

Siamo sicuri che ti innamorerai di questo viaggio: prenota subito direttamente con Move Travel!

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